Beijing 2016

Posted by on Ott 12, 2016 in NEWS | No Comments
Beijing 2016

 

L’autunno è alle soglie, e questo per la mia vita in perenne controfase significa una cosa sola: tempo di  Cina. Quello che per me è ormai qualcosa di ordinario da ben sedici anni  in questa occasione reca con sé delle aspettative maggiori, WenWu sta crescendo, in quantità e qualità, e ad accompagnarmi ci sarà un discreto gruppetto di studenti.  Pechino la nostra destinazione, amata/odiata direi, divide le emozioni in maniera netta in alti e bassi estremi, dissacrando il luogo comune divulgato da dinosauri del nostro panorama marziale e mutuato dalla cinematografia che vuole il gongfu cinese tradizionale calato in paesaggi di ben altro spessore naturalistico e spirituale, magari su montagne consacrate, Versione 2trasmesso da maestri in costumi di scena e lunghe barbe bianche, ma allo stesso tempo rielevando il valore di quello che pratichiamo in un contesto per nulla favolistica, e perciò reale, concreto e duro. Pechino rimane per me la porta e l’emblema perfetto della Cina moderna, laddove il dualismo Yin-Yang non è rappresentato da forze opposte della Natura, ma da una metropoli in corsa sfrenata verso un “progresso” alienante e disumano, che riesce tuttavia ad offrire tesori della tradizione Versione 2come il gongfu, e in particolare per noi il Maestro Sui Yunjiang; parafrasando una battuta di un film al quale sono molto affezionato direi: “La distopia è qui, Signor Burton!”. I vicoli di Gulou saranno la nostra base, con le vecchie case popolari che portano ancora soglie e portoni antichi, con i suoi tanti ristoranti tipici, e con quel lato della Cina popolare che d’impatto provoca qualche reazione  negativa, ma che alla fine ci fa sorridere e che comunque ci rende ancora più caratteristico il contesto della Capitale; un’isoletta lungo un lago dietro il Palazzo delle Esposizioni la nostra palestra, con i soliti disturbatori seriali locali. Insomma, un viaggio/studio in puro stile WenWu: niente favole o miti, niente scenografie, solo la realtà nuda e cruda del vero gongfu così come viene passato di generazione in generazione. Qualcosa che non ha una vita propria, ma che siamo noi a tenere in vita con la pratica quotidiana a prescindere dal contesto, e con tutti i sacrifici che questo comporta. Ci vediamo presto per un bel reportage!!

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