Il Maestro Liang Zhenpu e il suo baguazhang

Liang Zhenpu (nome originario Zhao Ting), nacque nel villaggio Houjia, contea di Jixian, provincia dello Hebei, il 20 maggio 1863. Da bambino studia dantui e tongzigong con il Maestro Qin Fengyi. A tredici anni arriva a Pechino seguendo il padre per aiutarlo nell’attività di famiglia, un piccolo negozio di abiti di seconda mano vicino a Qianmen, motivo per cui fu soprannominato “Liang abiti usati”. A sedici anni, poichè cagionevole di salute, dietro iniziativa del padre comincia a studiare baguazhang con Dong Haichuan, divenendo suo discepolo.
Liang Zhenpu viene ricordato come un giovane molto acuto, si allenava duramente, e perciò era tenuto in grande considerazione dal Maestro Dong che lo accettò subito come discepolo, ed essendo inoltre il più giovane era ben visto anche da tutti gli altri allievi maggiori, tanto che a partire dal 1882 – anno della morte di Dong Haichuan – continua ad allenarsi regolarmente con i maggiori Maestri della 2ª generazione: Yin Fu, Ma Weiqi, Cheng Tinghua, Shi Jidong, Liu Fengchun.
Nel 1898, quando il suo nome già circolava negli ambienti marziali, torna in visita nel villaggio natìo. In quegli anni una banda di briganti molto temuta spadroneggiava in quel territorio; i quattro vengono a sapere della sua presenza e pensano bene di farlo fuori per accrescere la loro reputazione di combattenti, ma il Maestro Liang riesce a batterli senza sforzo, e al contrario è la sua di reputazione a crescere.
Nel 1900, quando aveva 37 anni, si ritrova a prendere parte a dei disordini nella stazione di Majiabao a Pechino, e si racconta che in quell’occasione si scontrò con una banda di malviventi, e che armato di una sola catena a nove sezioni ne uccise una ventina e ferì una cinquantina. In seguito a questo episodio venne arrestato e condannato a morte. Imprigionato in attesa dell’esecuzione, dopo i vani tentativi di alcuni suoi allievi che grazie ad un’amicizia con l’eunuco personale dell’imperatrice Cixi ne avevano chiesto l’intercessione, Pechino viene occupata dalle forze straniere alleate (tra queste c’era anche un manipolo di nostri bersaglieri), negli scontri la prigione viene gravemente danneggiata, gli ufficiali imperiali si danno alla fuga, e Liang Zhenpu riesce a fuggire, scampando a morte certa. Liang Zhenpu ritornò al villaggio natìo dove visse nascosto con la moglie e la figlia, negli anni successivi seguì un periodo turbolento sia a livello politico che sociale, nessuno quindi lo venne più a cercare per quegli omicidi, e potè tornare ad una vita normale.
In questi anni fonda la sua scuola di arti marziali, ed anche una società di sicurezza per la scorta privata; questo lavoro lo porta in diverse parti del paese. Successivamente insegna wushu nella scuola normale femminile di Shulu, e in altri istituti. Nel 1925 viene fondato l’Istituto di Guoshu (altro nome del wushu cinese) dello Hebei, e viene coinvolto come consulente; è in questo periodo di stabilità e tranquillità che il Maestro Liang comincia ad accettare discepoli e a trasmettere il baguazhang.
Liang Zhenpu muore nel 1932, all’età di 69 anni.
Il baguazhang trasmesso da Liang Zhenpu è spesso descritto come uno dei più circolari, ed anche come il più essenziale. Forse grazie al fatto storico che vede il Maestro Liang allenarsi con tutti i suoi fratelli di pratica più esperti, è costretto ad una sintesi che più che essere un’aggiunta di caratteristiche diverse è probabilmente al contrario risultato di una ripulitura e un condensato del baguazhang che Dong Haichuan aveva trasmesso, al di là delle singole e inevitabili interpretazioni personali dei suoi studenti più anziani, già tutti esperti di gongfu. Essendo inoltre il Maestro Liang giovanissimo quando Dong Haichuan lo accettò come discepolo, il suo baguazhang non risulta influenzato da altri stili, e la sua linea di discendenza è la più corta in assoluto. Liang Zhenpu pur mantenendo la totale essenzialità è riuscito tuttavia ad incorporare elementi significativi dalle interpretazioni dei suoi fratelli maggiori: del baguazhang di Yin Fu – fortemente influenzato dal luohanquan (pugno dei luohan, stile esterno di Shaolin) – ha adottato il palmo con mano a lancia per alcune tecniche; del baguazhang di Cheng Tinghua – già maestro di shuaijiao (lotta cinese) – troviamo l’approccio corpo a corpo e le numerose applicazioni in proiezione. Grazie ai Maestri Guo Gumin e Li Ziming – suoi maggiori discepoli – e successivamente grazie al Maestro Sui Yunjiang il baguazhang della nostra linea arriva a noi senza troppi fronzoli, sequenze o esercizi codificati, in tutta la sua essenzialità e semplicità, raffinato e non sofisticato.